NAMASTE’, ecco il suo significato e la sua origine
Namasté è l’antico saluto originario delle zone dell’India e del Nepal, risalente a più di 3000 anni fa, diffuso poi in molte altre regioni dell’Asia e utilizzato, negli ultimi decenni, anche in occidente, negli ambienti dove viene insegnato lo yoga, le filosofie e le pratiche spirituali orientali.
Ma cosa significa questa parola, che non è un semplice saluto ma racchiude una forte valenza spirituale?
E’ una parola sanscrita composta da “Namas” che significa salutare con reverenza, inchinarsi; e “Te” che significa a te. Questi due termini nel loro insieme assumono una forte valenza spirituale: “mi inchino di fronte alle qualità divine che sono in te”, riconoscendo così attraverso il saluto la sacralità di ognuno di noi e la connessione con l’anima.
Nella cultura indiana namasté è contemporaneamente un saluto parlato e un gesto, quindi, sia un mantra che un mudra, ovvero un gesto simbolico delle mani che influenza tutto il corpo, ottenendo benefici sul piano fisico, energetico e spirituale.
Il gesto di unire le mani rappresenta l’atto di unione dello spirito e della materia dentro di noi, nel chakra del cuore: la mano destra indica la natura divina, quella sinistra la natura terrena. Questo gesto delle mani è un potente mudra, che armonizza le energie, generando un riequilibrio interiore.
Namasté può assumere una connotazione più mistica quando si portano le mani all’altezza della fronte, dove è localizzato il “terzo occhio”, in corrispondenza del Ajna cakra, il sesto ciakra, il centro dell’intuizione e dell’immaginazione creativa.
Oltre ad essere un mudra, namasté, per gli induisti, è anche un mantra: la pronuncia delle sue sillabe sacre e la sua vibrazione sonora, attiva una forte energia spirituale.
Chi pratica yoga e meditazione conosce e rispetta la sacralità di namasté, e lo utilizza spesso, per iniziare e terminare la pratica, durante il Surya Namaskara, il saluto al Sole, o il Chandra Namaskara, il saluto alla Luna.
L’importanza e la sacralità di namasté si evince anche dal fatto che viene comunemente rappresentato con lo stesso simbolo del Mantra Om, il suono primordiale, la vibrazione primigenia che ha creato l’intero Universo.
Quindi respirate profondamente, sorridete all’universo e … namasté!
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